Listen

Description

Marco Catenacci e Francesco Ruzzier presentano ABCinema con Blow Out.

Quello di Nico D’Alessandria, oggi, è un nome che dice poco o nulla; e non solo al pubblico generalista, ma anche a tanti appassionati che, complici le difficoltà di reperimento dei suoi lavori e la poca disponibilità di saggi e studi approfonditi, non hanno ancora avuto la fortuna di imbattersi nel suo sguardo. Nato a Roma il 10 dicembre del 1941 e diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1967, Nico D’Alessandria è stato uno dei più interessanti esponenti di un cinema libero e senza compromessi, un cinema che deve molto al pensiero di Zavattini e Pasolini e che, per certi versi, ma senza trascurare le evidenti e importanti differenze, è facile accostare a quello di Claudio Caligari. Tre soli lungometraggi girati tra il 1987 e il 2000, qualche documentario, corti, perfino un programma radiofonico: il suo è stato un cinema fuori posto, capace come pochi altri di raccontare e osservare la quotidianità di uomini fuori posto.

Ecco allora che il titolo del recente saggio di Natasha Ceci dedicato all’autore e edito da Digressioni Editore, non potrebbe essere più azzeccato: Uomini fuori posto: il cinema di Nico D’Alessandria. Oggi andremo a presentare questo volume assieme all’autrice, affronteremo la vita e lo stile del regista dei cult L’imperatore di Roma, L’amico Immaginario e Regina Coeli, con l’obiettivo di capire perché quello di Nico D’Alessandria era, citando dalla quarta di copertina “un cinema controcorrente e indipendente per vocazione e per necessità, che ha saputo raccontare storie con un’umanità e una sensibilità uniche”.

Benvenute e benvenuti ad una nuova puntata di ABCinema con Blow Out: iniziamo.