Ciao e benvenuti al nostro podcast dedicato alle menti brillanti del design! Oggi esploriamo la figura di Carl Auböck, un nome che ha segnato profondamente il panorama del design e dell'architettura del XX secolo.
Nato a Vienna, in Austria, nel 1924, e scomparso nella stessa città nel 1993, Auböck è stato un vero e proprio architetto e designer poliedrico. Fin da giovanissimo, ha assimilato l'arte della fusione dei metalli, la lavorazione del cuoio e del legno nell'officina di suo padre. Questa base artigianale si è poi arricchita con una solida formazione accademica, studiando architettura alla Technische Hochschule di Vienna e perfezionandosi al Massachusetts Institute of Technology di Cambridge.
La sua carriera è stata un esempio di versatilità e innovazione:
Ma Auböck non si è fermato qui. Contemporaneamente, ha progettato numerosi negozi, fabbriche e condomini, principalmente nella sua Vienna. Ha anche esplorato il mondo della moda, creando collezioni di moda femminile e abbigliamento da sci. Per il laboratorio di famiglia, ha prodotto anche vetri e stoviglie utilizzando materiali non industriali come ottone, corno e legno.
Per Carl Auböck, il design non era una questione di specializzazione, ma piuttosto una disciplina da estendere e generalizzare, applicandola alle varie discipline. La sua filosofia era chiara: il compito principale di un designer era risolvere problemi. Un approccio che ha reso ogni suo progetto, dall'oggetto più piccolo all'edificio più complesso, un esempio di funzionalità e visione a 360 gradi.