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L’episodio di oggi racconta tre storie che mostrano come l’Europa stia provando a rafforzare il proprio ruolo nell’innovazione globale: dalla politica comunitaria, all’hardware per l’AI, fino alla nascita di un nuovo unicorno.

La Commissione Europea e il “28th regime” per le startup
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione, ha annunciato che nel 2026 verrà proposta una normativa unificata per le startup europee. L’iniziativa, soprannominata “28th regime”, mira a superare l’attuale frammentazione normativa dei 27 Stati membri e creare un quadro uniforme, più semplice e competitivo. L’obiettivo è facilitare la crescita transfrontaliera, ridurre burocrazia e oneri legali, e attrarre più talenti e investimenti. Per anni le startup europee hanno lamentato difficoltà nell’espansione a causa delle differenze normative: questo progetto potrebbe cambiare radicalmente lo scenario, creando un vero “mercato unico” anche per l’innovazione.

Euclyd – hardware AI europeo da record
Dall’Olanda arriva la notizia di Euclyd, startup con sede a Eindhoven che ha presentato CRAFTWERK, un sistema hardware che integra 16.384 processori SIMD e 1 TB di memoria ultraveloce, con una bandwidth dichiarata di 8 petabyte al secondo. Secondo l’azienda, le prestazioni supererebbero le attuali soluzioni Nvidia HBM. CRAFTWERK promette fino a 32 petaflops in FP4 e 8 petaflops in FP16 per singolo SiP, mentre la configurazione rack-scale CWS 32 può raggiungere 1 exaflop con 32 TB di memoria condivisa. Al momento non ci sono benchmark indipendenti, ma l’annuncio ha attirato l’attenzione perché segnala l’ambizione europea di competere nell’hardware per l’intelligenza artificiale, un settore finora dominato da attori statunitensi e asiatici.

Modal – nuovo unicorno europeo con $87M di Serie B
Infine, parliamo di Modal, società specializzata in infrastrutture AI native. L’azienda ha appena raccolto 87 milioni di dollari in un round di Serie B che la porta a una valutazione di 1,1 miliardi, facendone un nuovo unicorno europeo. Modal fornisce una piattaforma che copre l’intero ciclo di sviluppo di applicazioni AI, con un’attenzione particolare a carichi di lavoro intensivi e a esigenze di bassa latenza. L’obiettivo è offrire alle startup e alle imprese europee un’alternativa flessibile e performante alle grandi piattaforme cloud, permettendo di scalare più facilmente modelli e agenti AI. L’ingresso nel club degli unicorni è un segnale importante: in Europa non mancano solo idee e talenti, ma anche aziende capaci di raccogliere capitali consistenti e crescere rapidamente.

Perché conta
Le tre notizie di oggi, viste insieme, compongono un mosaico interessante. Sul fronte politico e regolatorio, l’Unione Europea cerca di creare un terreno di gioco più uniforme per tutte le startup, evitando che la frammentazione continui a frenare la crescita. Sul fronte tecnologico, Euclyd dimostra che anche in Europa ci sono realtà pronte a sfidare i giganti dell’hardware, elemento fondamentale per la competitività nel campo dell’AI. E sul fronte finanziario, Modal mostra che è possibile diventare unicorno partendo dall’Europa, attraendo capitali e clienti senza doversi spostare oltreoceano.

Tre prospettive diverse — istituzioni, deep tech, venture capital — ma con un messaggio comune: l’Europa non vuole restare indietro. Vuole costruire regole, tecnologie e aziende capaci di sostenere la competizione globale.

Nelle note dell’episodio trovi i link agli articoli originali e ai siti ufficiali delle realtà citate. Questo podcast ha scopo informativo e non rappresenta consulenza finanziaria.

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