Episodio dedicato a Backbase, la piattaforma che ha definito l’“Engagement Banking” e oggi spinge le banche in Growth Mode con una suite AI-powered. Dalla Amsterdam del 2003 al lancio 2025 della piattaforma bancaria con agenti e data fabric: storia, numeri, prodotto e playbook eseguibili per chi costruisce software enterprise in settori regolamentati.
Cosa imparerai
• Come nasce e si consolida una category (Engagement Banking) e perché adesso l’AI fa davvero la differenza.
• GTM, metriche e leve organizzative per vendere piattaforme mission-critical a banche retail, SME, commercial e wealth.
Backstory
Fondatori: Jouk Pleiter (CEO) e Gerbert Kaandorp. Backbase parte come tecnologia di portali/AJAX e trova il proprio founding insight nel superare i “canali” a silos: un’unica piattaforma che orchestra l’intero ciclo di vita cliente — onboarding, vendita, prestiti e servicing — con journey coerenti su web, mobile e filiale. La crescita è principalmente bootstrapped fino a ~€200 mln di ricavi; nel 2022 entra Motive Partners con €120 mln su valutazione €2,5 mld, accelerando prodotto ed espansione.
Prodotto
Nel 2025 Backbase presenta la AI-powered Banking Platform: unifica Digital Banking Fabric, Intelligence Fabric (Data + AI), Integration Fabric e Banking iPaaS (Grand Central). L’obiettivo è spostare l’AI dai pilot ai risultati di P&L, con Agentic AI “safe-by-design” per automazioni su vendita e assistenza: lead gen, pre-approvals, next-best-action, assistenza con riduzione dell’AHT e recupero proattivo. L’iPaaS riduce tempi e rischi d’integrazione con core, pagamenti e KYC/KYB grazie a connettori productizzati; l’architettura journey-based permette di sviluppare esperienze nativamente su iOS/Android mantenendo governance, audit e riuso.
Numeri che contano
• 150+ istituzioni finanziarie servite a livello globale.
• 50+ mln di utenti finali raggiunti tramite i clienti banca.
• ~€200 mln di ricavi (dato verificato al 2022, prima del round).
• €120 mln raccolti nel 2022, valutazione €2,5 mld.
• 2.000+ persone e 16 uffici, con circa il 50% in R&D.
Caso flash: ABBank ha migrato il 100% dei clienti digitali in 3 mesi grazie alla piattaforma.
Crescita: canali e turning point
Dalla “toolkit company” a piattaforma end-to-end: category design, casi faro e partner ecosystem per esecuzione regionale (APAC/EMEA/US). Turning point 2022: capitale per scalare prodotto e go-to-market preservando l’indipendenza. Turning point 2023: Grand Central (Banking iPaaS) che standardizza l’integrazione. Turning point 2024–2025: Intelligence Fabric e piattaforma AI con promessa esplicita: niente più pilot purgatory, ma outcome misurabili su acquisition, lending e servicing.
People, cultura, rischi
Community proprietaria con gli eventi ENGAGE; modelli “AI Factory” a supporto dei team del cliente. Sul fronte normativo: PSD2 (open banking, SCA) e DORA operativo dal 17/01/2025 impongono resilienza ICT, audit e gestione fornitori terzi — aspetti su cui la piattaforma mette enfasi (security, tracciabilità, governance). Rischi tipici: cicli vendita lunghi, inerzia dei core, spesa IT ciclica e cornice regolatoria AI in evoluzione.
Playbook riusabile
Category design + reference cases: nomina la categoria, pubblica “fabric” e casi con metriche dure; misura win-rate enterprise e # case/trim.
iPaaS come leva GTM: productizza i connettori, prometti time-to-first-journey in settimane; misura riuso e riduzione dei rischi di integrazione.
AI sul P&L, non in laboratorio: pacchetti agentic per vendita/servicing con guardrail; misura uplift NIR, AHT e tasso di upsell/cross-sell.