MOMO, ovvero, l'arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato
di Michael Ende, 1972
Tra le rovine di un anfiteatro ai margini di una grande città, trova rifugio una strana bambina che, fuggita dall'orfanotrofio, non conosce nemmeno la propria età. Agli abitanti dei dintorni, che la guardano incuriositi, dice di chiamarsi Momo. Non passa molto tempo che la bambina si conquista la fiducia e la simpatia di tutti: chiunque abbia un problema va o è invitato a recarsi da lei.
Momo ha una grandissima e rara qualità: sa ascoltare e prestare attenzione come nessuno al mondo. Non dà consigli e non esprime opinioni, si limita ad ascoltare con un'intensità tale che l'interlocutore è indotto a trovare da sé le risposte. La naturalezza di Momo ha il potere di riappacificare gli animi in pena, di sedare i litigi, di ricreare l'armonia là dove è venuta meno.
Finché un giorno alcuni agenti di una sedicente Cassa di Risparmio del Tempo, che hanno lanciato un'offensiva in tutto il mondo per economizzare il tempo, si presentano anche nel microcosmo costituito da Momo e dai suoi amici. Tutti cadono nella trappola dei "Signori grigi", e la piccola si ritrova a dover affrontare da sola la società segreta che ha allestito la più colossale truffa mai ordita ai danni dell'umanità.
Non proprio sola, al suo fianco saranno personaggi affascinati come Cassiopea, la saggia tartaruga, e Mastro Hora, il custode del Tempo, che indicheranno a Momo la via per salvare il genere umano.
