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Ma chi te lo fa fare?

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Domenica 7 febbraio 2021 – Quinta domenica dopo l’Epifania

Letture bibliche: Salmo 147;  Isaia 40:21-31; 1 Corinzi 9:16-23; Marco 1:29-39

Perché fai quel che fai? Perché svolgi il lavoro o la particolare professione che porti avanti? Molte potrebbero essere le risposte. Per alcuni potrebbero essere: “Perché a questo mi hanno portato le circostanze della vita”, “Perché è l’unico modo che ho trovato per guadagnarmi da vivere”. Per i più “fortunati” può essere: “Perché ne sono appassionato, mi piace”, “Perché ho molti talenti in questo campo e li metto a buon frutto”. E’ anche importante chiedere: “Come, in che modo, lo fai? Di malavoglia o con buona volontà?”, ed anche: “Per quale fine ultimo fai quel che fai?”.

L’apostolo Paolo, dopo aver ricevuto da Dio la grazia di essere strappato dai suoi peccati attraverso il ravvedimento e la fede in Cristo, aveva ricevuto da Dio stesso la vocazione e le capacità di diffondere in tutto il mondo l’Evangelo di Cristo. E lo faceva non solo senza riceverne alcun compenso materiale, ma anche a costo di sofferenze e privazioni di ogni genere ed in modo eccellente. “Ma chi te lo fa fare?” si sarebbe potuto chiedergli? Al che egli avrebbe potuto rispondere: “Perché ne vale tutta la pena!”. La diffusione dell’Evangelo di Cristo era l’obiettivo principale della sua vita e, per quello, Paolo si adattava ad ogni circostanza. Un testo della sua prima lettera ai Corinzi ci parla del perché e del come della sua missione e ci comunica lo spirito che pure deve caratterizzare la nostra vocazione cristiana.