Fiaba tratta da FIABE ITALIANE di Italo Calvino
Narrata da Maurizio Mosetti
Una madre aveva una figlia grande e mangiona che chiedeva continuamente minestrone. Quando la figlia chiese il settimo piatto, la madre, esasperata, le diede una bastonata gridando: "E sette!" Un giovane di passaggio, vedendo la scena, chiese di che cosa si trattasse. La madre, vergognandosi, disse che la figlia aveva filato sette fusi di canapa quella mattina. Il giovane, colpito, decise di sposare la ragazza se avesse filato altra canapa durante i suoi viaggi. La ragazza, incapace di filare, venne aiutata da tre vecchie magiche: una con ciglia lunghe, una con labbra penzolanti e una con denti sporgenti. Ogni volta che il giovane tornava, la canapa era filata grazie all'aiuto delle vecchie, ma la ragazza dimenticava sempre di invitarle al banchetto di nozze. Alla fine, il giovane scoprì i nomi delle vecchie durante una caccia e, raccontandoli alla sposa, lei si ricordò di invitarle. Durante il pranzo di nozze, le vecchie spiegarono che le loro deformità erano dovute al filare. Il giovane, per proteggere la moglie da un simile destino, bruciò il fuso e le proibì di filare per tutta la vita. Così la sposa visse felice e contenta.
(Monferrato)
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