Scrivo a te, sorella Anima,
Viva e felice come sei,
Spensierata e amante della vita,
Pura e candida, pronta
A regalarti a chi t’incanti.
Scrivo a te, dolce fanciulla,
Ormai son vecchia, suora e casta,
Ma anch’io in vita fui così,
Anch’io di giorno coglievo fiori,
Li curavo e li cullavo
Sotto i fasci d’oro della Luna,
Me ne prendevo cura, con solo Amor.
Guardami ora, piccola mia,
Sola e chiusa in questa gabbia.
Tesoro, non perder tempo,
Non provare a liberarmi, non turbarti;
Le chiavi le possiedo io
Ed una copia, Lui.
Ma adesso, invece, osservami.
Chiedo i tuoi occhi e le tue orecchie,
Chiedo l’ascolto del tuo cuor.
Non donar mai la tua Luce ad alcuno.
Non regalar le tue bianche perle a porci,
Ti sbraneranno, ti prosciugheranno,
T’abuseranno e ti lasceranno.
Cerca sempre, chi negli occhi splende.
Li troverai il portale dell’animo.
Diffida da parole eteree,
Stregoni oscuri vivon’ in queste terre,
Ammaliatori magici, si nutron’ di luci.
T’auguro l’Amore, quello vero,
Al giorno d’oggi Platonico,
Quasi fantastico e impossibile.
Eppure so che esiste.
Non smetterò mai di voler il meglio.
Cerca, uno specchio in cui rifletterti,
Non un vuoto da riempire;
E puoi star certa che
Niente potrà mai Spegnerti.