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Tommaso Di Ciaula è stato uno scrittore e poeta tradotto in 14 lingue, nativo di Adelfia, scomparso tre anni fa. Illustri letterati si interessarono a lui: Quasimodo, Bevilaqua, Calvino, Sciascia, Spagnoletti, Volponi e tanti altri. Dal suo romanzo autobiografico “Tuta blu”, che ha al centro la sua esperienza di operaio metalmeccanico, il regista tedesco Furtwängler trasse un film (tra gli interpreti, Alessandro Haber e Mario Mancini). Oggi siamo in compagnia della scrittrice Concetta Antonelli (intervistata nel nostro n.53) e del pittore Michele Agostinelli: ad entrambi è affidata la direzione artistica del premio letterario intitolato a Di Ciaula, quest’anno alla seconda edizione. Concetta traccia brevemente un profilo dell’artista, motivando così l’idea del premio: "per ripetere la raccolta di semi accanto al suo nome, nella gente comune”, quei semi della poesia e della narrativa che ci si augura trovino terreno fertile in questa iniziativa. Michele fornisce le coordinate per consentire a chiunque di partecipare, il termine ultimo entro il quale si possono inviare le opere, individuato nel 30 giugno, i requisiti minimi delle opere con cui si voglia concorrere, al fine di consentire alla giuria di valutare le proposte in maniera anonima e trasparente, senza possibilità di “sporcare” il premio, organizzato con l’associazione Officina d’Arte. I giurati vengono scelti tra personalità che non appartengano al territorio e in palio ci sono delle opere di alcuni importanti pittori. Nella prossima settimana, venerdì 12 aprile alle 18.30, ci sarà un incontro a Bitetto, in piazza A. Moro 17, in cui Di Ciaula sarà ricordato con la lettura di alcune sue poesie e il contributo di alcuni suoi colleghi operai; sabato 13, presso la masseria Dirupo di Noci, Concetta si intratterrà con il figlio Davide Di Ciaula in una conversazione su “Tuta blu”. Le musiche di commento alla puntata sono dello Schuman Lab.