La quinta stagione del Rifugio Culturale si apre nel giorno del trentesimo anniversario della prematura scomparsa di un’artista, la cui grandezza non è stata mai abbastanza messa in evidenza: Maria Carta. Relegata per i più nel ruolo di cantante folk, Maria Carta è stata anche una studiosa, ricercatrice, attrice e poeta di grande sensibilità. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto della sua arte che vogliamo oggi soffermarci. Nata nel 1934 in provincia di Sassari, nel 1975 pubblica "un poema epico che descrive la resistenza dei pastori sardi al colonialismo neocapitalista”, come recita la quarta di copertina del volume, intitolato “Canto Rituale”. Possiamo accostarla a Edgar Lee Masters, come fa Raffaele Crovi quando definisce il suo poema una sorta di grande “Spoon River Sarda”. Potrete ascoltare qui alcuni estratti di questa pregevolissima opera, con la colonna sonora di alcuni canti tradizionali eseguiti dalla stessa artista. Vorrei inoltre ringraziare coloro i quali nelle scorse stagioni hanno sempre sostenuto questo podcast, seguendo le nostre puntate e non facendo mancare commenti e apprezzamenti sia qui che nei nostri social. In particolare, voglio citare Lucia, Anna, Gina, Sebastiano, Nico e Michele, grazie davvero.