Quest’ultima è la storia di Amal, eritrea, nata ad Hamdei di Anseba, una regione nel mezzo del deserto difficile da raggiungere con qualsiasi mezzo. Come scrive Rita Ceglie nella sua prefazione, anche questa è una storia di “paure, memorie, confessioni, abusi, che diventano narrazioni orali, per trasformarsi nella penna dell’autrice in voci ‘visuali’, vale a dire in pitture o, meglio, in ricami.” La voce recitante è sempre quella di Teresa Ludovico.