Listen

Description

Giusy è originaria della Costa d’Avorio ed è arrivata 24
anni fa in Italia con una borsa di studio, per frequentare la facoltà di
Giurisprudenza. Ha conosciuto in seguito un avvocato barese con cui si è sposata
e con il quale ha avviato l’attività denominata Black Lounge Bar, che oggi è
presente in città con ben 4 sedi. Il bar è gestito da ragazze in maggioranza
africane immigrate, provenienti da Lampedusa, anche se da circa un anno e mezzo
al personale si è aggiunta qualche ragazza barese. Una decina di anni fa, dopo
l’apertura della prima sede in via Principe Amedeo, il locale cominciò ad
essere frequentato solo da uomini, molto attratti dalla compagnia delle ragazze
di colore. A causa di questo grande interesse, nel periodo precedente al Covid,
si venne a creare una piccola rivolta delle mogli, che presero a protestare con
le ragazze, accusandole di avere delle mire sui loro mariti. Essendo
chiaramente accuse infondate, la cosa non ebbe seguito, e il bar cominciò ad
essere frequentato però esclusivamente dalle donne, che si incontravano per
discutere di tutti i loro problemi e solidarizzare anche con le impiegate.
Successivamente, anche gli uomini tornarono a frequentare il locale, fugati
ormai gli equivoci. Giusy adora Bari, si trova bene con i nostri concittadini,
nonostante i pregiudizi non siano ancora superati e i suoi parenti che vivono
tutti in altri paesi europei ritengano che qui sia sprecata. Lavora dietro il
bancone allo stesso modo delle sue impiegate, ma si occupa anche di selezionare
il personale ed è esigente, perché il loro lavoro è a contatto con il pubblico,
non può essere quindi gestito da persone, sia italiane che straniere, che non
abbiano intenzione di fare sacrifici, di imparare l’italiano, la capacità di
relazione, la buona educazione e la cura dell’aspetto.
È però anche
consapevole che l’essenza di una persona non si può cancellare per
far piacere a noi, non si può negare il suo passato, per questo sa che ciò che
pretende da una lavoratrice deve tenere presente anche tutto questo. Riguardo
al futuro, ritiene che l’obiettivo che ha raggiunto sia già una scommessa vinta
e ripercorre il racconto dagli inizi, quando nessuno credeva nel progetto,
soprattutto perché l’alta qualità di tutti gli elementi che lo compongono
rendevano scettiche le persone rispetto alla collocazione in questo punto della
città.