Nicola ha sempre vissuto nel Libertà. È impiegato nelle Ferrovie dello Stato ed è segretario di un sindacato autonomo. È cresciuto nell’istituto salesiano e ricorda che in passato il Redentore riusciva ad essere il fulcro del quartiere grazie, oltre alla presenza di tanti bravi sacerdoti, soprattutto all’impegno volontario e all’autorevolezza dei genitori dei ragazzi che lo frequentavano. Qui fece un’esperienza di raccolta di testimonianze degli anziani del quartiere attraverso video-interviste. Quando però il mondo della tecnologia analogica fu sostituito da quello digitale, Nicola cambiò strada, prendendo quella del volontariato e partendo in particolare dalla donazione del sangue. Ciò avvenne soprattutto in seguito alla visita al reparto di oncologia pediatrica del Policlinico, riscontrando l’enorme bisogno di trasfusioni da parte di questi piccoli malati, a fronte della grande diffidenza che vi era in passato, e in parte ancora oggi, nei confronti della donazione. Questa esperienza lo ha portato nel 2014 ad essere eletto presidente della FIDAS Redentore Bari e approfittiamo per comunicare che domenica 3 marzo ci sarà proprio presso l’istituto salesiano la prossima raccolta di sangue. Il suo impegno negli anni si è esteso anche ad altri rami del volontariato, entrando a far parte anche di altri organismi, tra cui la meritoria Bottega del Sorriso, di cui si è fatto portavoce di recente nella trasmissione sul Terzo Settore, in onda il sabato mattina su RAITRE. Cinque anni fa però Nicola, colpito da un carcinoma a cellule di Merkel che sta curando con una terapia sperimentale, si è trovato dall’altra parte, nel ruolo di coloro che devono ricorrere all’aiuto del volontariato. Ma questo non lo ha fatto recedere dal suo impegno per gli altri e si è quindi fatto carico del ruolo di “paziente informato”, cioè di colui che, testimone dell’esperienza diretta di una patologia, studia e approfondisce tutti gli aspetti della malattia, tiene conferenze divulgative e si fa portatore di informazioni e consigli utili per tutti gli altri pazienti che ne abbiano bisogno. Ci auguriamo che aver dato voce al suo impegno anche con il nostro podcast possa essere di ulteriore aiuto per diffondere la conoscenza su quei temi, sull’immunoterapia e le malattie rare in particolare. In copertina, uno scherzoso ritratto di Nicola, realizzato dagli amici che lo chiamano “Comandante”, per il suo instancabile attivismo.