Nata e cresciuta nel quartiere, Carla è oggi una cooperante per Save the the Children in Mozambico. I luoghi del Libertà cui è più affezionata sono il mercato di via Nicolai e la piazzetta della scuola Garibaldi, che frequentava prima che venisse spostato il primo e riqualificata la seconda. Il suo lavoro l’ha portata prima in Medio Oriente e poi in Africa, per cui ritiene che la presenza immigrata nel quartiere, che viene vista socialmente come processo di degrado, è invece importante per la sua vitalità e il contributo che può fornire alla comunità. Inoltre, a proposito dell’allarme sociale destato da alcuni gesti di vandalismo, sostiene che nessun bambino è cattivo e che l’iper-attività è sempre il sintomo di un disagio che va compreso e “abbracciato”. Si sta chiedendo in questi ultimi tempi se possa esistere per lei un modo di tenere insieme la voglia di esotico e la voglia di costruire qualcosa dove sono le proprie radici.