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Description

Francesca è nata e vissuta nel quartiere fino all’età di 24 anni, quando ha cominciato il suo percorso lavorativo. Oggi si occupa di progetti finanziati su fondi comunitari, nel settore dell’innovazione sociale e, in particolare, della rigenerazione di spazi pubblici non utilizzati, nell’intera regione. Il suo lavoro la fa girare molto per i quartieri periferici e la sua origine del Libertà le fa molto apprezzare questo aspetto, soprattutto perché incontra tanti giovani che non hanno voluto lasciare il proprio territorio per dedicarsi alla sua crescita e alla sua rivalutazione. Ultima di 6 figli, è cresciuta con una educazione tradizionale, sempre nel rispetto e nel confronto, mai separata dalle tante diverse fasce sociali presenti nel quartiere. Prende coscienza dell’idea che fuori del quartiere ci si è fatti del Libertà, quando si iscrive al liceo classico Orazio Flacco. Per la prima volta viene guardata come “una che vive in un quartiere poco raccomandabile”. Da qui nasce la sua esperienza di volontariato in parrocchia, con il doposcuola per bambini delle elementari e medie. “Al Libertà non ti senti mai solo”, dichiara, “chi ci è cresciuto non si sente mai giudicato ed è poi spesso in grado di vivere e comportarsi in qualunque situazione: Libertà per me è un manifesto sociale”. Conclude la nostra chiacchierata con il sogno di tornare un giorno a vivere al Libertà, magari quando i suoi figli saranno abbastanza grandi da voler lasciare il paesino dove vivono ora.