Listen

Description

Antonella si accorge del pregiudizio socio-culturale verso il Libertà quando nel 2010 inizia ad insegnare al liceo Bianchi Dottula, pur essendo vissuta per 30 anni nel quartiere. La riappropriazione e la conoscenza del quartiere e della città quindi è uno degli elementi centrali del suo discorso educativo e formativo nella scuola, perché il territorio siamo noi che lo abitiamo. Non è possibile non fare i conti con la storia dei propri luoghi di provenienza, dichiara, altrimenti resta sempre qualcosa di irrisolto; per essere aperta alle altre culture devi radicarti nella tua, serenamente, senza arroganza, e non avrai paura di “contaminarti” con le altre. “Stare sulla soglia” è la cifra della sua formazione, per disporsi all’incontro, all’apertura agli altri. Anche se non ama alcune delle cose del quartiere come della città, proprio perché ci vive vuole starci con tutta se stessa e impegnarsi perché cambino. La differenza la fanno le persone, molto più delle risorse materiali e ognuno di noi deve credere alla possibilità di poter influire positivamente sulla vita degli altri, incontrandoli e camminando insieme: sta cominciando a crescere una rete cittadina attenta ai cambiamenti e ai bisogni che si manifestano sul territorio, afferma. I migranti infine, crede potranno essere il Kairòs, l’opportunità in tempo di crisi per rilanciare la soluzione di tanti problemi, l’occasione per fare di questa convivenza un laboratorio del nuovo, ancora tutto da definire.