In questo numero riportiamo qualche stralcio dagli interventi di alcuni relatori alla presentazione del volume IL “REDENTORE” – storia e archivi nel cuore di Bari, tenutasi lo scorso 9 gennaio proprio in una delle sale del complesso salesiano. L’evento è stato realizzato in concomitanza con l’inaugurazione del Centro Archivistico Libertà. La serata è stata introdotta da don Pino Ruppi (presidente dell’aps “Laboratorio don Bosco oggi”) e ha visto i contributi dell’assessora alle politiche educative e giovanili Paola Romano, del prof. Vito Antonio Leuzzi (presidente dell’IPSAIC), del prof. R.A.C. Pittella dell’Università Roma Tre, di don Francesco Preite (presidente “Salesiani per il sociale” aps) e delle dottoresse Clementina Fusaro e Annabella De Robertis, autrici del volume. Da sottolineare nel testo: il riferimento nell’introduzione del prof. Leuzzi all’idea, contenuta nell’opera educativa dei Salesiani, di “scuola come incontro tra persone e non come mero fatto tecnico”, per la dignità umana e la giustizia sociale; la precisazione della dott.ssa De Robertis in merito alla vocazione del “Redentore” per l’assistenza ai più deboli e l’accoglienza degli stranieri e dei rifugiati. Inoltre, abbiamo chiesto al direttore dell’Istituto Redentore don Pasquale Martino dell’attuale situazione della formazione professionale, che nel 1986 aveva visto interrompersi l’ultimo dei laboratori artigianali tradizionali, quello della legatoria. Infine, l’intervento di Franco D’Eramo, ad evidenziare l’importanza che nel tempo ebbe il Redentore per la formazione teatrale e per i cineforum, e ricordare la figura esemplare di parroco del compianto don Rosario Adamo.
Foto di Nico Tomasicchio