In questa seconda parte sempre a partire dalla lettura di alcune righe del libro “No time for karma”, le riflessioni di Pier Giorgio ci conducono a osservare come illuminare con la consapevolezza i condizionamenti ricevuti (anziché subirli inconsapevolmente, magari con un atteggiamento vittimistico), possa liberare la creatività e l’unicità di ciascuno, e di conseguenza liberare una gioia profonda, che inevitabilmente si riverbera sugli altri, anche sugli stessi genitori dai quali possiamo aver ricevuto quei condizionamenti.