In questa seconda parte, Pier Giorgio conclude la narrazione dell’episodio della vita di Siddhartha, e collegandolo ad alcuni princìpi del libro “La luce sul sentiero” e ad esempi tratti dal mondo della Fisica, offre
una preziosa riflessione sulla Liberazione intesa come liberazione dal mondo delle forme, comprese quelle dei credo religiosi. Con meraviglioso stupore, ci si rende conto che negli insegnamenti dei grandi Maestri, è evidente l’invito a seminare i Semi del Risveglio, e non a schierarsi con una dottrina piuttosto che con un’altra; questo ci può portare a risvegliarci dall’illusione di una spiritualità intesa come una “pratica per ottenere” e per realizzare i desideri dell’ego (anche quando sono mascherati da “ambizioni spirituali”), fraintendimento che offusca la percezione della Felicità e dell’abbondanza, che già sono presenti.