Pier Giorgio in questo estratto, porta l’attenzione sulle relazioni, spesso vissute come risposta a un bisogno di sicurezza e di ricerca nell’altro dell’amore, o viste, in un approccio “spirituale” alla vita, come un ostacolo o qualcosa da trascendere. Attraverso la gioiosa condivisione della “Storia del cavallo e del coniglio di pezza” (letta anni fa dall’amato Padre Mariano Ballester), Pier Giorgio ci invita a considerare invece, le relazioni vissute consapevolmente, come uno ‘strumento’ potente, uno specchio, grazie al quale illuminare le nostre paure; che se non viste o nascoste sotto al tappeto, ci tengono lontani dall’Amore, dalla Realtà, e dal realizzare Chi veramente Siamo.