“Vi confesso, Amadeus, che non provo il minimo pentimento
per aver turbato la quiete delle vostre credenze. Anzi. Farò di tutto per portarvi alla perdizione.” Leggendo questo passo dal libro “Il Leone Rosso”, Pier Giorgio ci invita, con profonda leggerezza e ironia, a riflettere e soprattutto, a vedere in noi e nella nostra esperienza, quanto siamo pronti a riconoscere un “Maestro” (in una relazione, in un avvenimento anche doloroso che la Vita ci mette davanti, in una lettura che ci colpisce, ecc.), che spesso viene per scuoterci dalle illusioni con le quali ce la raccontiamo, e in realtà, ci proteggiamo dal timore dell’impermanenza.