Finché ci spostiamo in superficie il cambiamento non genera in noi alcuna resistenza. Quando si scende in profondità ecco arrivare la pressione, la tensione, le difficoltà che ci spingono presto a voler risalire in superficie.
Pier Giorgio usando la metafora del mare e delle immersioni ci indica una delle dinamiche più comuni dell’ego: la paura della resistenza, una resistenza che è naturale quando ci spostiamo dalla persona che crediamo di essere verso chi davvero siamo.