Il mar de plastico ha una luce abbagliante
Che nasconde incubi di una vita terrificante
Ti accoglie a braccia aperte soprattutto quando il cammino non è in grado di offrire un ventaglio di scelte
Chi sbarca al mar de plastico créde in un sogno terreno, che ti fa mobilitare ore ed ore e il vero motore è solo la disperazione
Il bianco di questo mare ti accèca la mente, non pensavi di meritare un'esistenza così indecente
Troppe bocche da sfamare
Da sfamare e rimpinzare
Il mar de plastico non smette mai di lavorare
È la produttività l'unico dovere
Il denaro a comandare
E alla fine noi non guardiamo mai veramente da dove proviene il nostro mangiare
Possiamo ammetterlo finalmente
L'umanità si può anche calpestare, la puoi sempre abbandonare.
La puoi abbandonare in mezzo alla spazzatura che fiorisce tra i colori della verdura
Il mar de plastico
produce e uccide
Stratifica e divide
Forse l'intelligenza è davvero qualcosa di artificiale
Tra i labirinti di serre scoppiano guerre messe a tacere da chi si preoccupa di guadagnare.
Schiavi indignati
Paura di morire
Lavori forzati
Il mar de plastico accoglie naufraghi dimenticati