"È il lavoro più serio, quello di dover far ridere il pubblico"
Direi che è giunto il momento di tornare in Italia per parlare di uno degli artisti più eccentrici e sottovalutati del panorama cinematografico (e non solo) nostrano. Benvenuti nel cinema surreale e visionario di Maurizio Nichetti, regista di film in cui lo straordinario e l'ordinario vanno a braccetto. E dove i sogni sono l'unica garanzia per raggiungere la felicità in questo grigio e bieco mondo.
Nel 1991 Nichetti realizza finalmente un progetto a lungo atteso con la complicità di Guido Manuli. Ed ecco come "Volere Volare" ci ha ricordato che il surreale è possibile anche in un cinema fin troppo "chiuso" come il nostro. E di come la fantasia può essere la nostra ancora di salvezza.
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