"Non cercare di cambiare le cose per gli altri. Non cercare di farti convincere dai produttori e dalle persone a cambiare la tua visione. Se rimani fedele alla tua visione e sei fedele a te stesso, in un certo senso funziona. Sai, se inizi a venderne piccole parti, diventi niente e nessuno, e non ti rimane più alcuna visione"
E' il turno di una breve ma intensa e sofferente filmografia. Quella della regista Lynne Ramsay, autrice di film interessati a trattare tutte le forme possibili di disagio. Non un disagio gratuito ma comunque crudo eppure necessario per comprendere meglio una parte di questo mondo bieco assai che noi chiamiamo casa.
Se pensavate che i film di Lynne Ramsay fossero crudi e opprimenti, non avete ancora visto "E ora parliamo di Kevin". Un film che racconta la maternità come un incubo ad occhi aperti, facendoci riflettere e rabbrividire. E non poco.