Innovazione nello sport non significa solo applicare nuove tecnologie: si può innovare anche inventando un nuovo sport.
Questo è ciò che ha fatto Matteo Carlon, il fondatore dello Snow Volley.
Questa disciplina è la fusione di diversi elementi: la neve con la pallavolo, lo spirito del beach volley con le baite in montagna.
Lo snow volley è stato riconosciuto dalla Fivb – la Federazione internazionale di pallavolo – e, dopo un primo approccio europeo in Austria, vede in Italia una delle promotrici più forti a livello internazionale.
Le regole sono in via di evoluzione, ma sembra che ora la formula sia abbastanza strutturata. In un primo momento si è mutuato in tutto e per tutto il regolamento del beach. Poi, quando lo sport ha cominciato a prendere piede, si è cercato di dargli una propria identità. E così, fermo restando le caratteristiche principali del beach volley (dalla dimensione del campo all’altezza della rete), a snow volley si gioca in tre (con la possibilità di avere una riserva in panchina), i set sono a 15 e il tocco di muro non vale come primo tocco.
“Stiamo collaborando con la Fivb per lo sviluppo di questa disciplina e non nego che mi piacerebbe un giorno vederla nell’alveo degli sport olimpici. Magari anche come torneo esibizione a Milano-Cortina 2026”.