Finalmente, il tanto atteso secondo capitolo delle gesta di Hercule Poirot è arrivato nelle sale, dopo aver atteso due anni causa coviddi.
Curiosamente, mentre ricordo bene di aver preferito, ai tempi, il film originale con Peter Ustinov piuttosto che l'Orient Express con Albert Finney, questa volta parteggio più per la prima pellicola in cui Branagh veste i panni dell'infallibile investigatore belga.
Pur essendo un titolo davvero sontuoso, magistralmente girato da Branagh, che si conferma così un'ottimo regista se mai ci fosse stato bisogno di ulteriore prova, Assassinio sul Nilo ha qualche difettuccio in più rispetto al suo predecessore e un ritmo più altalenante. Ottime prove da parte di tutto il cast e bella anche la colonna sonora. Finale forse un po'prevedibile anche per chi non ha visto la pellicola del 1978, ma l'amore e la stima di Branagh per Agatha Christie è palpabile eccome ed i paesaggi stupendi completano certamente la magia di un'opera che va assolutamente vista e goduta su grande schermo. L'ultimo film, temo, di Armie Hammer, che sappiamo com'è andato a finire, ma questa è un'altra storia...
Produce il grande Ridley Scott. Che volere di più?