Bobby e Aaron sono due giovani omosessuali non proprio soddisfatti della loro vita sentimentale e incapaci di impegnarsi in una relazione duratura, a causa delle ripetute delusioni.
Il loro incontro fortuito li porterà però a conoscersi e piacersi, abbattendo reciprocamente le difese interiori e scoprendo di essere fatti l'uno per l'altro. E mentre Bobby dovrà far fronte all'impegno di inaugurazione del museo storico LGBTQI+, Aaron inizierà a pensare a dare una svolta alla propria vita ed al proprio lavoro. Tra incomprensioni, effusioni, romanticismo e ironia, i due protagonisti si troveranno a decidere se proseguire la strada insieme e coltivare finalmente la felicità personale e di coppia.
Credo che BROS sia uno dei migliori film di quest'anno. Una commedia romantica che, oltre ad essere perfettamente realizzata sul piano tecnico, cattura lo spettatore dall'inizio alla fine, con tempi comici perfetti e una delicatezza che raramente ho potuto constatare negli ultimi anni. Una pellicola sensibile, che porta a riflettere sull'identità di ciascuno di noi e sulla ricerca personale della felicità. Una storia d'amore toccante e commovente, che non risulta mai patetica e che è, a mio parere, molto più bella di tantissime commedie etero degli ultimi anni, proprio per la sua spontaneità e la grande carica di umanità che contiene, lasciando un messaggio potente e portando a riflettere su come la parola "normalità" sia davvero qualcosa di effimero e, al giorno d'oggi, spesso offensivo per coloro che ancora e sempre devono lottare strenuamente semplicemente per essere liberi di esistere e amarsi, in una società solo apparentemente inclusiva, ma inguaribilmente ipocrita e omofoba tra le pieghe del sipario.
Bellissimo.