Il primo film che, con coraggio, punta decisamente il dito contro il sistema giudiziario e carcerario italiano.
Il geometra romano Giuseppe Di Noi, emigrato in Svezia, torna in Italia per trascorrere una vacanza con la propria famiglia, ma alla frontiera viene arrestato e portato via con l'accusa di omicidio colposo. Sarà l'inizio di una lunga e terrificante odissea carceraria. Un sistema cinico, impreparato e indifferente sarà in grado di distruggere la vita di un uomo qualunque, coinvolto in un tragico errore.
Nanni Loy dirige splendidamente uno straordinario Alberto Sordi, in uno dei suoi rari ruoli drammatici. Una pellicola orgogliosamente italiana da non dimenticare e da proporre, perché no, nelle scuole. Colonna sonora di classe realizzata dal maestro Carlo Rustichelli.