E dopo il primo, vuoi non trattare anche l'ultimo squalo? Questa volta, però, siamo in acque tutte italiane, grazie alla regia del bravo Castellari che, pur basandosi dichiaratamente sul capolavoro di Spielberg, realizza un'opera più semplice, a tratti banalotta, ma di mestiere e con personaggi interessanti, anche se un pochino tagliati con l'accetta.
L'ultimo squalo va però visto, perché é un titolo con tantissimo cuore, che sfrutta benissimo il basso budget, aguzzando l'ingegno e l'artigianalità che faceva forte l'identità del nostro cinema.
Non mancano le scene di tensione e momenti decisamente truculenti. Lo squalo fa paura e il finale non è così consolante come si vorrebbe.
Da recuperare, per i nostalgici certamente...ma anche per coloro che si appassionano per il cinema di genere italiano, che ha insegnato e ancora è fonte di ispirazione.