Il primo lungometraggio di Duncan Jones, figlio di David Bowie, più che un film è un'opera d'arte visivamente straordinaria.
L'astronauta Sam Bell, in missione sulla Luna per l'estrazione di un minerale che è fonte di energia primaria del nostro pianeta in un lontano futuro, è oppresso dalla solitudine e dall'alienazione, potendo contare solamente sulla compagnia del computer GERTY. Un giorno, però, dopo una missione di routine sulla superficie del satellite, il nostro avrà un incidente che lo farà imbattere in un altro sé stesso. Cosa sta succedendo in realtà?
Una pellicola dal giusto ritmo, che parla di umanità, famiglia, fragilità e solitudine, diretta con grande estro da un regista che ha il talento nel sangue ed una sensibilità innata. Per palati fini sicuramente, ma anche per chi ha voglia di una fantascienza diversa, più matura...un film che tocca tutte le corde giuste.