Un gruppo di persone ha ricevuto udienza dal Papa, ma nel raggiungerlo, restano intrappolate in un gigantesco ascensore. Nonostante i ripetuti tentativi di chiedere aiuto, i loro appelli rimarranno senza alcuna risposta e, col passare del tempo, gli istinti sempre più bassi e ferini delle persone intrappolate prenderanno il sopravvento, fino alle estreme conseguenze.
Pellicola che ha letteralmente spaccato in due la critica, Nel più alto dei cieli ha il merito, secondo me, di colpire profondamente e criticare il perbenismo e il bigottismo della società dell'epoca e ancor di più di quella di oggi. Silvano Agosti realizza un film di genere disturbante e spiazzante, che pur non esente da difetti, porta lo spettatore fino ad un finale che poteva essere certamente migliore, ma che all'epoca sorprese.
Pur senza mostrare esplicite scene di violenza, Nel più alto dei cieli può non essere adatto ad un pubblico dallo stomaco debole, per via di ciò che viene suggerito e reiterato più volte. Secondo me, un film da vedere, per gli appassionati del cinema italiano coraggioso.
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