Luca Guadagnino è andato allegramente a fare il suo cinema negli States, perché noi italiani siamo dei coglioni e non siamo minimamente in grado di valorizzare qualsivoglia tipo di talento e quindi il nostro ha avuto ragione da vendere, perché può fare il cinema che gli pare e piace e le sue opere sono qualcosa di unico e immersivo.
In QUEER racconta una storia d'amore e repulsione travagliata e sofferta, ma anche intensa e racconta anche di dipendenza, attingendo dal romanzo di Burroughs, che non è mai stato un autore facile da trasporre.
Da molti criticato e definito un Guadagnino minore, il sottoscritto invece ha trovato una pellicola ben riuscita, con un Daniel Craig splendido, per una storia che conta anche atmosfere surreali e oniriche davvero ben messe in scena e descrive perfettamente un mondo del passato fatto di eccessi e superstizione, ma anche affascinante ed avventuroso.
Da vedere assolutamente! Un film anche delicato, quando occorre ed una pellicola tra le migliori del 2025.