Mirkos Tanopoulos è un efferato serial killer in fuga, tallonato dalla polizia e da un prete che conosce il suo segreto, ovvero che l'uomo è in grado di rigenerare rapidamente le proprie cellule quando viene ferito, dimostrandosi così quasi invulnerabile. L'assassino troverà rifugio presso una villa abitata da una giovane costretta a letto, il fratellino e la baby sitter. Sarà una mattanza.
Joe D'amato dirige con il solito cuore e stile tutto personale, dimostrandosi ancora una volta un vero e proprio artista del cinema di genere ed anche se, Rosso Sangue presenta certamente qualche ingenuità e qualche dialogo un pochino ridicolo, ebbene io non posso farne a meno di esserne affezionato, anche perché c'è sangue a fiumi, una colonna sonora azzeccatissima e il buon George Eastman, che sta diventando un habitué delle mie recensioni.
Da recuperare per tutti gli appassionati, grazie anche all'ottima edizione in DVD targata Quadrifoglio, che sta ripescando cult, un tempo perduti. Noto anche con diversi altri titoli, per molto tempo si pensava che questo film fosse il seguito di Antropophagus, per via dello stesso attore protagonista, della provenienza del personaggio e delle intenzioni dello stesso regista, nel realizzare questa pellicola.