Virginia ha la facoltà della chiaroveggenza sin da bambina. Questo incredibile dono la porterà a indagare su un misterioso quanto efferato omicidio perpetrato anni fa all'interno di un casale di campagna di proprietà del marito. Al susseguirsi delle sue visioni e indagando per conto proprio, Virginia si renderà presto conto che la prossima vittima dell'assassino, ancora celato nel buio, potrebbe essere proprio lei.
Soltanto l'intrigante locandina sarebbe sufficiente per farmi apprezzare questo thriller magistrale del maestro Fulci. Sicuramente di meno impatto di "Non si sevizia un paperino", ma altrettanto geniale e incredibilmente girato e raccontato, Sette Note in Nero è un altro grandissimo cavallo di battaglia di uno dei registi più eclettici, testardi e geniali che il cinema italiano abbia mai potuto vantare.
Anche in questo caso, non mancano critiche alla socierà dell'epoca, l'esplorazione minuziosa del lato umano più oscuro, con incursioni nell'onirico che prendono il posto del gore, ma non mancano di creare una suspance e un'angoscia quasi palpabile, che lo spettatore prova, dallo sconvolgente inizio fino al meraviglioso e sorprendente finale. Il tutto accompagnato da un tema principale incalzante, che è ormai leggenda.
In questa puntata non manca inoltre qualche piccola riflessione sul cinema di un tempo, italiano e non, e sullo spettatore di ieri e di oggi. Non me ne vogliate.