E finalmente, dopo tante tribolazioni e un sacco di Covid Rimandi, il buio della sala è riuscito a vedere l'attesissimo (e fuori tempo massimo) sequel di uno dei film iconici più conosciuti degli anni 80. Perché, inutile negarlo, Top Gun ha settato svariati canoni degli action e fatto conoscere al mondo il talento registico del fratellino di Ridley e, per quanto possa essere un film caciarone, propagandistico e reazionario, in tantissimi, compreso il sottoscritto, lo amano.
Questo sequel, per il quale avevo una paura fottuta, si rivela invece un'avventura riuscitissima: Tom Cruise riveste i panni del suo Pete "Maverick" Mitchell e lo rende più maturo e più interessante, così come ben descritti sono i personaggi di contorno, anche se più deboli di quelli del capostipite. Mirabolanti scene d'azione, colonna sonora nostalgica e trascinante ed una scena da lacrime con Val Kilmer, fanno di questo Top Gun Maverick un titolo intelligente che credo verrà ricordato nel tempo e che, fa piacere dirlo, ha portato in sala vecchie e giovani generazioni. Astenersi sequel, vi prego.