Un padre e una figlia. Un concerto. Un misterioso, inafferrabile e sanguinario serial killer.
Una trappola pronta e tesa.
Nella nuova opera di Shyamalan si respira molto di Hitchcock o anche De Palma, se preferite. Un Josh Hartnett da paura, per una pellicola che tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine, a dispetto di tutte le critiche che gli sono state rivolte. Ottima performance anche per Saleka Shyamalan, figlia del regista e anche ottima cantante.
Shyamalan si evolve enormemente nel suo stile narrativo e registico e realizza qualcosa di veramente valido, al netto dei difetti e della ingenuità che sono sì presenti senza rovinare il risultato finale, pur mantenendo alcune delle tematiche centrali nella sua carriera artistica.
E c'è pure la sorpresina alla fine.
What Else?