Durante il tragitto nei boschi dell'Oregon, per raggiungere la vecchia casa del padre defunto in circostanze misteriose, un uomo viene ferito al braccio da una creatura immersa nella notte e nella vegetazione.
Rifugiatosi nella casa del genitore assieme a moglie e figlia, dovrà resistere agli attacchi della feroce creatura, sempre in agguato, ma anche ad una terribile trasformazione che lo sta lentamente cambiando, cancellando via via ogni traccia di umanità e facendo invece risaltare un istinto animalesco.
Leigh Whannell reinterpreta e attualizza la figura classica del lupo mannaro e lo fa, secondo il sottoscritto, molto bene, regalando una regia che non sbaglia un colpo, per una pellicola che arriva dritta al punto e che offre interpretazioni credibili, anche se i colpi di scena sono abbastanza ovvi, così come il finale.
Però l'atmosfera è assicurata e anche il divertimento. Non il miglior film del regista, ma buone idee messe in scena altrettanto dignitosamente. Intrattiene ed è proprio ciò che voleva fare.
Qualche spavento assicurato e ottimi gli effetti speciali splatter.