In questo episodio affrontiamo una delle illusioni più durature e dolorose della storia italiana: la promessa di libertà nel Risorgimento, vista attraverso la lente impietosa di Giovanni Verga. La novella Libertà diventa il punto di partenza per riflettere sulla natura della giustizia, sul potere che si ricicla sotto nuove forme, sulla violenza cieca che esplode in nome dell’emancipazione e poi si richiude nelle vecchie gerarchie.
Una lezione a braccio, intensa, che interroga la storia con lo sguardo degli ultimi, dei braccianti, degli ingenui. Cos’è la libertà per chi non ha mai avuto il potere di scegliere? Cosa resta della rivoluzione quando le armi tacciono e tornano a comandare i galantuomini?
Un episodio per chi crede che la letteratura non sia un rifugio, ma uno specchio tagliente.
