In questo episodio seguiamo il destino del continente africano dal 1870 al 1914: in questi anni l'Africa passa dall'essere un continente in larga misura sconosciuto ad essere una terra spartita fra varie potenze coloniali. Il ruolo preponderato è giocato da due Grandi Potenze europee, l'Inghilterra e la Francia. Presenti, ma con possedimenti molto più modesti, il Portogallo (per ragioni storiche) e la Spagna (che perderà ogni possedimento nel 1898). La Germania, prima potenza europea, comincia a partire dagli anni '80 la sua espansione in Africa, e si aggiudicherà il Tanganica (attuali Ruanda, Burundi, Tanzania), la Namibia e il Camerun. Questi domini verranno persi in seguito alla sconfitta nella Grande Guerra. Il re del Belgio Leopoldo II si vede riconosciuta la ricca regione mineraria del Congo. Anche l'Italia prova a costruire un impero coloniale, penetrando nel Corno d'Africa (Somalia, Etiopia, Eritrea) e strappando all'impero ottomano la Libia.