Continua la serie dedicata alla fatidica data del 25 luglio 1943. Dopo un riepilogo delle varie fasi attraversate dal fascismo, proviamo ad entrare nel vivo di ciò che accadde nella lunga notte tra il 24 e il 25 luglio 1943. Racconteremo della sfiducia votata a maggioranza dal Gran Consiglio del fascismo a Mussolini e la sua giornata lavorativa nella mattina del 25 luglio. Gli eventi precipitano soltanto nel pomeriggio del 25 luglio, nel quale è previsto il colloquio con Vittorio Emanuele III. In questa sede Mussolini apprende di essere stato estromesso dal ruolo di Capo del Governo e sostituito col maresciallo Badoglio, ma non basta: uscito dal colloquio, viene arrestato dai carabinieri e portato in una vicina stazione dove viene trattenuto in carcere. Riceve nella notte una missiva di Badoglio, con la quale lo si rassicura che questa strana procedura è stata messa in atto a tutela della sua incolumità. Nel frattempo i programmi radiofonici vengono sospesi e si dà notizia dell'avvenuto cambio al vertice. La guerra, però, continua...
In copertina: Mussolini in alta uniforme con al fianco il maresciallo Badoglio.