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Description

L'età del dominato coincide con una fase di profonda crisi nella tenuta del potere imperiale centrale rispetto alle spinte centrifughe della periferia. L'età dell'oro, quella degli imperatori filosofi cooptati per adozione, sembra appartenere ad un passato remoto, nonostante non più di qualche decennio la separi da quest'età del ferro. Il ferro è quello delle spade delle popolazioni barbariche, che si riversano entro i confini di un impero indebolito dalla crisi economica, dalle pestilenze, dal declino demografico e dalla continua escalation nelle lotte di potere tra imperatori ed usurpatori. Di fronte ad aggressioni sempre più feroci, alla secessione di intere province dall'impero, al diffondersi di un sentimento di impotenza e di sfiducia, lo stle di governo di un Augusto - il principato - appare del tutto anacronistico ed inadeguato; pertanto si sperimentano nuove modalità capaci di ricompattare un mondo che va in pezzi. Nasce così il dominato, con cui l'autoritarismo del potere centrale viene accentuato e legato al potere religioso; l'imperatore diventa 'Dominus et deus', padrone e Dio in Terra. Il 'cives', il cittadino, diventa suddito, privato perfino delle libertà più elementari, come quella di cambiare mestiere; viene vessato da una tassazione opprimente e subisce persecuzioni di tipo religioso. L'intero apparato amministrativo dell'impero si converte in esercito, fino al punto che l'impero stesso potrebbe essere interpretato come un gigantesco esercito cui il popolo è stato asservito.