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In questa lezione cominciamo a spiegare per quale ragione la rivoluzione francese è considerata uno spartiacque nella storia occidentale fra la modernità e la contemporaneità. A questo proposito indichiamo la sua importanza nel mettere in crisi la società di antico regime e nell'abbattere la monarchia assolutistica di origine divina. Entriamo poi nello specifico delle cause della crisi francese nel XVIII secolo: i costi di gestione di Versailles; le troppe guerre, alcune delle quali perse o vinte male; il sorpasso inglese anche a livello di sistema produttivo (la rivoluzione industriale). Introduciamo così la storia del 'rendiconto al re' presentato da Jacques Necker nel 1781 a Luigi XVI e all'errore storico di lasciare in chiaro i costi di gestione di Versailles. L'esempio attualizzante, per capire meglio il ruolo di questo documento, è quello del saggio di Stella e Rizzo intitolato "La casta" (2007), che ha avuto nel recente passato la funzione di termometro dell'insofferenza popolare contro il potere. Si parla poi della proposta di tassare la nobiltà, esigua numericamente, ma detentrice di una porzione considerevole della ricchezza nazionale. Qui introduco un paragone con il mondo di oggi, in cui poche multinazionali controllano una parte enorme della ricchezza mondiale, su cui - come ai tempi dell'assolutismo - pagano una quantità di imposte risibile. Vorrei provare a darmi una spiegazione del fenomeno, ma la campanella ci porta via.

In copertina: Un libro del 2007 che ha avuto più o meno la funzione del Rendiconto al re di Jacques Necker nel 1791.