Nel 1791 la fiducia nei confronti del re francese da parte del popolo rivoluzionario giunge ai minimi storici nel momento in cui Luigi XVI, travestito da servo, fugge da Parigi e prende la via per raggiungere l'estero con il pensiero inconfessabile di voler implorare le dinastie europee di intervenire in Francia per reintegrarlo nel suo legittimo status. La sua fuga si interrompe a Varennes, dove viene riconosciuto e ricondotto a Parigi. Nel frattempo scoppia la bolla finanziaria degli assegnati, che trascina nella rovina economica migliaia di risparmiatori.
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