Ogni giorno inconsapevolmente facciamo numerose valutazioni del rischio. Ad esempio ogni volta che attraversiamo la strada, scegliamo il momento e il punto adatto per attraversare, a seguito di una valutazione del rischio. Averne coscienza può essere vantaggioso, perché nei casi più complessi può permettere di compiere delle scelte ponderate. Ma cos'è una valutazione del rischio? Si tratta di una stima del rischio che una determinata minaccia si realizzi; e può essere sia qualitativa e sia quantitativa. La qualitativa mette in luce in modo grossolano i vari scenari che possono capitare. La quantitativa si basa su modelli matematici, spesso di semplice utilizzo. Ad esempio, il più utilizzato è che il rischio è pari alla moltiplicazione della probabilità di accadimento di una minaccia per il danno che potrebbe comportare. Ed il rischio totale di una determinata azione è la somma di tutti i rischi, calcolati per ogni minaccia identificabile. Di solito per una valutazione del rischio di tipo quantitativo si richiede la quantificazione numerica di due componenti: la gravità di una potenziale perdita (detta anche "magnitudine") e la probabilità che tale perdita si realizzi. Il rischio quindi è pari alla stima di questa gravità per la stima della probabilità ipotizzata. Facciamo un esempio pratico e semplice, comprensibile per chiunque: il rischio di inciampare nel maricapiede. Ad esempio stimiamo che il danno sia pari a 2 e che la probabilità sia 1 rispetto al massimo di 4. Abbiamo che il rischio è pari al danno 2 x la probabilità 1, cioè è pari a 2. Questo raffrontato con il massimo che è 4 x 4 = 16, ci da una informazione che il rischio è basso. Quindi posso camminare senza troppe preoccupazioni. Invece nel caso il rischio fosse uscito alto, potrebbe essere il caso di ridurre il danno, ad esempio con delle protezioni, oppure ridurre la probabilità, ad esempio uscendo meno per strada. Si definisce rischio "accettabile" se i costi o le difficoltà di applicazione delle contromisure risultano eccessive rispetto alle perdite preventivate. Questo rischio calcolato si può paragonare ad altri rischi. Ad esempio posso paragonarlo a fare un incidente con la bicicletta e quindi potrò scegliere se andare a piedi o in bicicletta a seconda di dove il rischio è più basso. Durante la progettazione di sistemi complessi, la valutazioni del rischio permette di scongiurare i pericoli che possono mettere a repentaglio l'incolumità delle persone, la salute, l'ambiente e il buon funzionamento delle macchine. Inoltre la valutazione del rischio può essere applicata a diversi ambiti, ad esempio nell'agricoltura, nell'industria, nei servizi ospedalieri, nei servizi sociali e nei servizi finanziari. A seconda del particolare campo di applicazione, possono essere utilizzati diverse metodologie per la valutazione del rischio, che può essere utilizzata ad esempio per prendere decisioni in ambito finanziario, per valutare l'impatto ambientale di un processo oppure le ripercussioni di un'attività sulla salute pubblica. Concludendo, abbiamo visto che la valutazione del rischio è molto utile in ambito lavorativo. In particolare nel campo della sicurezza dei lavoratori è uno degli strumenti più diffusi; e tra l'altro obbligatorio per legge. Se può interessare l'A2C da molti anni effettua sia valutazioni dei rischi nel campo della sicurezza dei lavoratori e sia più in generale opera nel campo del Risk Management ovvero l'implementazione della ISO 31000.
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