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Quando si vuole cogliere un'opportunità e realizzare un progetto, la cosa più saggia è far sviluppare preventivamente uno studio di fattibilità da un tecnico. Questo perché anche un'ottima idea potrebbe avere degli aspetti realizzativi di intralcio che ne diminuiscono il vantaggio o addirittura la rendono non completabile. Quindi, partire con uno studio di fattibilità significa contenere il rischio e quindi tutelarsi.  Lo studio di fattibilità è un elaborato realizzato prima della fase di progettazione, sulla base di una preliminare idea di massima, che permette al committente di comprendere la realizzabilità e la convenienza di un opera.  Comprende attività sia di natura tecnica sia di natura economica; l'esito può essere favorevole o meno alla realizzazione del progetto. Giusto per un inquadramento legislativo, accenno che l’importanza strategica dello Studio di fattibilità è stata ribadita dal Codice dei contratti pubblici e dai Regolamenti di attuazione; in particolare l’art. 14 del D.P.R. 207/2010, intitolato "Studio di fattibilità", ne definisce le caratteristiche; in particolare, al Comma 1, viene indicata la struttura dello studio, che si compone di una relazione illustrativa che deve contenere: - le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare; - l’analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata; - la verifica della possibilità di realizzazione mediante i contratti di partenariato pubblico privato di cui all’art. 3, comma 15-ter, del Codice dei contratti pubblici; - l’analisi dello stato di fatto, nelle sue eventuali componenti architettoniche, geologiche, socio-economiche, amministrative; - la descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica. Il prodotto finale sarà costituito da un insieme di analisi, verifiche, dimostrazioni e conclusioni circa la fattibilità: - tecnica, - urbanistica, - economica, - finanziaria del programma o del progetto, e sulla delimitazione degli ambiti, eventualmente offrendo indicazioni utili a orientarne le priorità, le linee di azione, le strategie e le modalità di lavoro. Effettuare preliminarmente uno studio di fattibilità è una scelta strategica che può far risparmiare al committente tempo e risorse preziose, altrimenti impiegabili in altri progetti. E' meglio stroncare un progetto prima che nasca, anziché scontrarsi con problemi che non si erano valutati e poi interromperlo, perdendo quindi soldi. Oltre all'ambito della progettazione, personalmente, consiglio sempre lo studio di fattibilità prima di intraprendere qualsiasi percorso consulenziale particolarmente lungo e complesso; a titolo di esempio: l'ottenimento della certificazione EN 1090, oppure lo sviluppo di un nuovo prodotto. Per chi può interessare l'A2C effettua studi di fattibilità sia nell'ambito della realizzazione di impianti e sia preventivamente a interventi consulenziali.   

Per richieste preventivi, scrivere a:   info@a2c.it