Rieccolo! Un po’ come ebbe a dire Montanelli di Fanfani, Navalny è ormai una costante della recente storia russa. Eppure questa volta le cose sembrano leggermente differenti.
Sarà stato per il servizio da lui realizzato sulla “villetta” del buon Vladimir (con spazzoloni wc da 700 euro). Per il suo essere sopravvissuto ad un tentativo di avvelenamento. O per il suo romanticismo, con quel cuore indirizzato alla moglie in tribunale.
Fatto sta che per la prima volta l’ultimo zar ha dovuto difendersi pubblicamente dalle accuse mossegli da quello che fino a poco tempo fa definiva “un oscuro blogger”.
Riuscirà però il buon Navalny a compiere quel definitivo step politico indispensabile per rovesciare lo status quo all’ombra del Cremlino?
Di questo complesso personaggio, così come delle accuse di ipocrisia rivolte all’Occidente non solo da Mosca ma anche dai governi indiano e turco (alle prese con le proteste dei contadini e con quelle degli universitari di Istanbul) ne abbiamo parlato con la dott.ssa Diana Shendrikova.