Dopo la prima ondata di Coronavirus il volo del dragone cinese ha ripreso il suo cammino sotto la ferma guida del suo condottiero Xi Jinping.
Eppure, nonostante la sua continua crescita, non sembra più procedere spedito e quasi senza ostacolo alcuno all’orizzonte come accaduto sinora: vecchi fantasmi democratici del passato; nuove sfide ambientali ma soprattutto diverse esigenze da parte di una popolazione sempre più urbana; istruita ed anziana stanno richiedendo al Partito Comunista Cinese un certo ripensamento della sua politica economica.
Se lo zio Sam, gli USA, appaiono capaci di tener botta al dragone cinese, può dirsi la stessa cosa per l’Unione Europea? Sarà questa in grado di reggere alla sfida dei tempi? Magari trasformandosi anch’essa in un dragone economico, seguendo la strada tracciata, non a caso, da Mario Draghi?
Sponsor della puntata: assente, temiamo ripercussioni dal governo di Pechino ma soprattutto non vogliamo precluderci le porte del mercato lavorativo cinese.