50.000
Per la precisione 50.453
Numeri? Statistiche? Cifre? No, assolutamente no…dietro quel numero impressionante, ci sono, anzi c'erano persone, madri, padri, nonni, amici, c'erano affetti, vite…50.453 storie. C'erano persone, esseri umani, il più delle volte fragili. Ed ora non ci sono più…portati via da un nemico invisibile, strappati agli affetti, se ne sono andati soli, senza una abbraccio, senza una carezza, senza un conforto, senza uno sguardo…lontani da tutto e da tutti…si nasce e si muore soli…si è vero, ma non così, così non è giusto, così è troppo, veramente troppo…e mentre 50 mila vite se ne sono andate e mentre 50 mila drammi si consumavano e continueranno ad andarsene e consumarsene altri…c'è chi nega, chi sottovaluta, chi sfrutta la situazione, chi urla, chi sbraita, chi punta il dito…ma c'è anche chi lotta, chi lavora, chi aiuta, chi rischia, chi cerca una normalità…una normalità…ma cosa è la normalità? Cosa ci può essere di normale in tutto questo? Mascherine, distanziamento, coprifuoco, igienizzante, disinfettante…tamponi, test rapidi…referti…e nessuno sfugge, nessuno è immune…ricchi, poveri, donne, uomini…la natura in questo è molto cinica, non guarda in faccia a nessuno.
50.453…e c'è chi ancora ha il coraggio di sottovalutare…sapete che complessivamente in Italia nel periodo gennaio-agosto 2020 sono stati registrati 475.674 decessi, oltre 37.700 in più rispetto alla media 2015-2019, pari ad un incremento dell'8,6%, a fine anno molto probabilmente l'incremento sarà oltre il 10%. Il mondo che conoscevamo, non esiste più e forse non esisterà mai più, c'è bisogno di ripensare un mondo nuovo, un mondo diverso, anche perché, il mondo è già diverso, città che si spopolano e che non torneranno mai più ad essere quelle di prima…e noi piccoli esseri, non vogliamo vedere, non vogliamo guardare, non vogliamo accettare…continuiamo ad azzuffarci, continuiamo a pensare come prima…continuiamo a voler predominare sull'altro...furti, ruberie ,inganni, sotterfugi…e poi basta un tampone, un referto...una positività…una corsa in ospedale…l'ossigeno...il casco…la ventilazione forzata…soli in un letto, senza nessuno che ti stringa la mano…e tutto finisce, ma ne vale la pena? Lo chiedo a voi tutti…vale la pena odiare? Vale la pena avere sempre e comunque un nemico da combattere? 50.453 in Italia e 1.400.000 nel mondo…una guerra…una fottuta guerra contro un nemico invisibile…e come succede da millenni dopo ogni guerra, arriva il momento di ricostruire, ma stavolta sarà diverso, non dovremo costruire case, strade, ferrovie, ponti…dovremo costruire, anzi ricostruire rapporti…saremo in grado di farlo?