Cambiamo prospettiva…
Si cambiamo prospettiva, guardiamo la questione da un altro punto di vista…rispetto a cosa? Rispetto alla sanità e a come viene gestita. In principio c'era L'INAM (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro le Malattie) istituita con il Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato il 13 maggio 1947 n. 435. Poi con l'istituzione del Servizio sanitario nazionale attraverso la legge del 23 dicembre 1978 n. 833, i servizi sanitari divenivano totalmente a carico statale e si erogavano in tutto il territorio nazionale in ottemperanza di quanto già predisposto dall'articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana ed erano di competenza delle "Unità Sanitarie Locali" (U.S.L.) istituite dalla stessa legge del 1978….e poi successivamente, col d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, le U.S.L. vennero trasformate in A.S.L. (aziende sanitarie locali), dotate di autonomia e svincolate da un'organizzazione centrale a livello nazionale, poiché dipendenti dalle regioni italiane…e già a leggerlo così, ci dovrebbe far capire dove sta l'errore…"svincolate da un'organizzazione centrale a livello nazionale"...e poi la parolina magica…da U…"Unità"...a A… "Azienda"...dove è la differenza? Beh presto detto…perche la differenza sta nei dettagli e la trasformazione da U a A, di differenza ne fa e anche molta, anzi la differenza è sostanziale…come si può usare la parola Azienda quando si parla di sanità? L'azienda è per definizione: un "organismo composto di persone e beni, diretto al raggiungimento di un fine economico, d'interesse sia pubblico sia privato….in relazione all'attività che svolge"....capito?..."diretto al raggiungimento di un fine economico"... Fine economico? Ma stiamo parlando di salute…della salute delle persone, come possiamo pensare al fine economico? E proprio pensando a quel fine economico c'è da sapere che nel 2017 ad esempio la spesa sanitaria pro capite in Italia, pari a 2 483 EUR, per cui del 15 % inferiore rispetto alla media dell'UE, pari a 2 884 euro e in proporzione ai restanti settori economici, nel 2017 la spesa sanitaria era pari all'8,8 % del PIL, un punto percentuale in meno rispetto alla media dell'UE del 9,8 %.
Capito? Capito cosa è accaduto negli anni? Tagli…tagli...tagli…e perché? Perché si guarda alla salute pubblica con gli occhi di una azienda che deve fare profitto….in questo caso, non un profitto in termini di incassi, ma di risparmio…e purtroppo i risultati si vedono tutti…per questo vi dico…cambiamo prospettiva, cambiamo il modo di vedere la sanità…la sanità non deve essere in mano alle regioni, la sanità non deve essere vista come costo, la sanità deve tornare in mano allo stato…e poi ultimo, ma non certamente ultimo…cambiamo prospettiva rispetto al modo di vedere la salute pubblica…facciamo prevenzione e non valutiamo i reparti in base alle prestazioni che effettuano…più prestazioni…uguale più fondi…dobbiamo fare in modo che le persone non si ammalino…premiamo i medici di base che ottengono risultati concreti….esempio? Il medico di base ha mille pazienti, di cui cento obesi? Se nel giro di due anni riesce a diminuire del 50% l'obesità nei suoi pazienti, permiamolo…se tra i pazienti ha 200 fumatori e nello stesso periodo ne riduce notevolmente il numero…premiamolo…prevenzione…prevenzione e ancora prevenzione…invertiamo la visione….le persone non si devono ammalare, non devono aver bisogno della sanità…da Unità a Azienda...non è solo cambiare un nome, ma un modo errato di guardare alla salute pubblica…dobbiamo cambiare prospettiva.